Gli arrosticini fanno parte della tradizione culinaria rustica e contadina della regione Abruzzo e sono conosciuti veramente in tutto il mondo, infatti vengono esportati sia in altre regioni italiane che in Europa e anche oltre confine. Questi spiedini di pecora sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Gli Arrosticini d’Abruzzo sono composti da tocchetti di carne predisposti su uno spiedino lungo quasi trenta centimetri, la loro particolarità risiede nel fatto che per prepararli si utilizza solamente carne ovina di pecora.
I tocchetti si tagliano delle dimensioni di un centimetro e si infilano in sequenza sullo spiedino. Gli antichi pastori preparavano gli arrosticini di pecora durante la transumanza del gregge, infatti è considerato un piatto povero dell’Appennino centrale, dove la presenza tra la popolazione di pastori, ha fatto sì che il consumo di carne di pecora era molto diffuso nelle zone pastorali, soprattutto interne.
Importanza storica e gastronomica
L’Arrosticino d’Abruzzo ha finalmente avuto un riconoscimento che lo caratterizza per le sue caratteristiche peduliari, infatti ha avuto un marchio che lo tutela appieno e che gli riconosce una certificazione di qualità. La Giunta della Regione Abruzzo e l’ARA, l’associazione regionale allevatori e l’Accadeima dell’Arrosticino D’abruzzo ne hanno ufficializzato la certificazione, infatti, il marchio dell’Arrosticino d’Abruzzo garantisce un disciplinare ben codificato. Ogni step per la sua produzione e esecuzione, sarà normato da regole ben rigorose e la carne e tutti gli ingredienti utilizzati dovranno essere solo di provenienza abruzzese e quindi DOP.
Questa fondamentale certificazione mancava al prodotto tipico della Regione Abruzzo, infatti essa è sicuramente un valore aggiunto e essenziale per tutto il territorio e in particolare per gli allenatori autoctoni che avranno un prodotto unico e ben definito. La certificazione di qualità farà crescere ancora di più il fatturato dei produttori e la fabbricazione del prodotto avrà una linea univoca e singolare a cui far riferimento. Per maggiori informazioni sull’argomento ti invitiamo a visitare il sito: https://arrosticini-dabruzzo.it/
La tutela giuridica e legislativa dell’arrosticino d’Abruzzo indica anche la procedura di cottura, infatti gli spiedini si cuociono nell’apposita fornacella con carboni ardenti, importante è girare regolarmente gli arrosticini su tutti e quattro i lati e salarli in superficie. Si mangiano rigorosamente caldi e per lasciare il più possibile la temperatura ideale, si servono avvolti in carta stagnola e portati a tavola in ciotole di terracotta, per far sì che il calore non venga disperso. Gustali inoltre insieme al classico pane abbrustolito con un filo di olio e di sale. Il peso di ogni arrosticino di solito non deve superare i quaranta grammi l’uno.
Molte sono le varianti che con gli anni si sono diffuse sulle tavole di tutto l’Abruzzo: ventricina, fegato di pecora con dadini di cipolla e alloro e tanti altri gusti. A parte queste fantasie culinarie, il classico e vero arrosticino d’Abruzzo resta solamente quello di carne di pecora.
L’elemento distintivo della Regione Abruzzo non può che essere l’arrosticino di pecora e come conseguenza della certificazione di qualità, la non conformità al disciplinare determinerà, sanzioni e provvedimenti amministrativi. L’arrosticino d’Abruzzo è quindi una garanzia della Regione stessa e dei prodotti enogastronomici che varcano i confini regionali e nazionali.
Non resterà che assaggiarli, l’acquolina in bocca è più che assicurata!