Se hai assaggiato gli arrosticini d’Abruzzo senz’altro sarai stato catturato dal loro gusto. Ma ti sei mai chiesto come sono nati questi spiedini tipici dell’Abruzzo?
L’origine degli Arrosticini d’Abruzzo risale probabilmente alla fine dell’Ottocento. Era un alimento tipico dei pastori che lo preparavano durante la transumanza, gli spostamenti dagli alpeggi primaverili ed estivi a quelli autunnali e invernali, quando si trovavano a vivere in solitudine per lunghi periodi.
In questo periodo dell’anno si mangiavano gli animali non produttivi, tagliando la carne a tocchetti e usando come spiedini gli steli delle piante che si trovano lungo i fiumi. Alternavano pezzi di carne magra con grasso in modo che anche la carne degli animali più anziani fosse appetibile.
Si pensano siano stati preparati per la prima volta nella zona del Voltigno, un altopiano all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Tale zona si trova vicino al punto in cui si incontrano tre delle quattro provincie abruzzesi: Pescara, Teramo e L’Aquila. Per tale motivo queste tre si contendono la paternità degli arrosticini, anche se, a quanto dicono alcuni studiosi, la zona più accreditata sarebbe l’area di Villa Celiera nella provincia di Pescara.
Tuttavia, bisogna dirlo, non esistono tutt’ora delle certezze indiscutibili sulla loro paternità. Ad ogni modo, indipendentemente dalla loro origine, siamo lieti che qualcuno li abbia inventati e oggi possiamo gustare il frutto delle loro “fatiche”.