Gli arrosticini d’Abruzzo sono una delle pietanze più rappresentative della cucina regionale. Si tratta di spiedini di carne di pecora, tagliati a tocchetti e cucinati sulla brace. La loro preparazione è semplice, ma il risultato è un piatto dal gusto unico e inconfondibile.
Nel 2023, gli arrosticini d’Abruzzo hanno ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta). Questo marchio europeo certifica che il prodotto è originario di un’area geografica determinata e che rispetta determinati requisiti di qualità e produzione.
Il riconoscimento IGP
Il riconoscimento IGP è un importante passo avanti per la tutela e la valorizzazione degli arrosticini d’Abruzzo. L’IGP garantisce che gli arrosticini siano realizzati secondo un disciplinare preciso, che assicura la qualità costante del prodotto.
Il disciplinare IGP degli arrosticini d’Abruzzo prevede che la carne sia di pecora di razza ovina abruzzese, di età compresa tra i 6 e i 12 mesi. La carne deve essere tagliata a tocchetti di circa 3-4 centimetri e poi infilzata su spiedini di legno di faggio o di quercia. Gli arrosticini devono essere cotti sulla brace a fuoco vivo, per circa 15-20 minuti.
L’origine degli animali
A differenza del DOP (Denominazione di Origine Protetta), l’IGP non richiede che la carne provenga da animali allevati in Abruzzo. Questo ha suscitato le critiche di alcuni produttori locali, che ritengono che l’arrosticino d’Abruzzo debba essere realizzato con carne abruzzese per essere considerato un prodotto autentico.
Tuttavia, ci sono diversi motivi per cui l’origine degli animali non è considerata per il riconoscimento IGP dell’arrosticino d’Abruzzo. Innanzitutto, la produzione di carne ovina in Abruzzo non è sufficiente per soddisfare la domanda attuale. Secondo Coldiretti Abruzzo, la produzione regionale copre solo il 2% della richiesta.
In secondo luogo, esistono prodotti di alta qualità provenienti da altri paesi, come Francia e Irlanda. Questi prodotti sono realizzati con metodi di allevamento e lavorazione simili a quelli utilizzati in Abruzzo, e presentano caratteristiche organolettiche simili.
I vantaggi dell’IGP
Nonostante le critiche, il riconoscimento IGP dell’arrosticino d’Abruzzo rappresenta un importante passo avanti per la tutela e la valorizzazione di questo prodotto tipico. L’IGP garantisce che gli arrosticini siano realizzati secondo un disciplinare preciso, che assicura la qualità costante del prodotto.
Il riconoscimento IGP può aiutare a promuovere gli arrosticini d’Abruzzo a livello internazionale, garantendo ai consumatori un prodotto di qualità certificata. Inoltre, l’IGP può contribuire a sostenere l’economia locale, favorendo la produzione di carne ovina e la crescita del settore turistico.
Il riconoscimento IGP degli arrosticini d’Abruzzo è un passo importante per la valorizzazione di questo prodotto tipico. L’IGP può aiutare a promuovere gli arrosticini d’Abruzzo a livello internazionale, garantendo ai consumatori un prodotto di qualità certificata.
L’origine degli animali non è considerata per il riconoscimento IGP dell’arrosticino d’Abruzzo per i seguenti motivi:
- La produzione di carne ovina in Abruzzo non è sufficiente per soddisfare la domanda attuale.
- Secondo Coldiretti Abruzzo, la produzione regionale copre solo il 2% della richiesta.
- Esistono prodotti di alta qualità provenienti da altri paesi, come Francia e Irlanda.
- Questi prodotti sono realizzati con metodi di allevamento e lavorazione simili a quelli utilizzati in Abruzzo, e presentano caratteristiche organolettiche simili.
- Nonostante le critiche, il riconoscimento IGP dell’arrosticino d’Abruzzo rappresenta un importante passo avanti per la tutela e la valorizzazione di questo prodotto tipico.
- L’IGP garantisce che gli arrosticini siano realizzati secondo un disciplinare preciso, che assicura la qualità costante del prodotto.
Inoltre, il riconoscimento IGP può contribuire a promuovere l’Abruzzo a livello internazionale, come destinazione turistica e come regione ricca di prodotti tipici di alta qualità.